Vi segnalo un'intervistaa Jacopo sul sito telecamereblog
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Dopo il reality, il vero Trionfo
Si chiama Jacopo Bettinotti ed è al suo debutto discografico con il primo singolo. Ma il grande pubblico della televisione lo ricorda come il bello e dannato di Operazione Trionfo. La nuova promessa della musica italiana si racconta a Telecamere, condividendo con noi emozioni e delusioni di una vita da star
1) Seduto ai piedi del mio cielo è il titolo del singolo di lancio del tuo primo album. Come vivi l'inizio di un percorso musicale da solista e interprete di canzoni inedite?
E’ un periodo molto bello della mia vita, un periodo dove mi sono e mi sto misurando con me stesso… ho sempre definito la musica “una macchina molto veloce che ti permette di abbandonare uno stato d’animo che ti opprime; un depuratore dell’anima”. E’ proprio per questo motivo che ha preso corpo il progetto di scrivere “SEDUTO AI PIEDI DEL MIO CIELO” per liberarmi di certe cose che tenevo dentro da molto tempo e grazie alla musica ci sto riuscendo… credo molto nel percorso che sto facendo, sia umano che artistico, ma allo stesso tempo non mi aspetto nulla accontentandomi delle piccole cose che stanno arrivando… cerco la mia serenità e non so in che maniera arriverà, ma di sicuro ho voglia di andarle incontro…. Poco tempo fa ho sentito una frase che più o meno diceva così: "NON E’ IMPORTANTE COSA C’E’ ALLA FINE DI UNA CORSA, L’IMPORTANTE SONO LE EMOZIONI CHE VIVI MENTRE STAI CORRENDO…”. Bene non so dove arriverò ma mi sto godendo a pieno le emozioni che vivo…
2) Il pubblico si ricorda di te come concorrente di Operazione Trionfo? Che ricordo ti è rimasto di quell'esperienza?
Devo dire che, avendo avuto la fortuna di arrivare in finale, e quindi di godere di molta visibilità, mi trovo a vivere delle situazioni molto buffe... infatti la gente mi riconosce ma con tutti i reality di oggi mi collocano un po’ ovunque; Grande Fratello, Amici della De Filippi, Sanremo giovani e così via sino ad arrivare ad Operazione Trionfo. Per quanto riguarda i ricordi legati a quella esperienza devo dire che non sono belli anche se non posso negare che è stato un bel trampolino di lancio e soprattutto mi ha fatto capire cosa voler fare nella vita... i ricordi non belli sono dovuti anche al fatto che quei generi di trasmissione hanno poco a che fare con l’arte a favore di qualche punto in più di audience e spesso non vengono rispettati i valori umani… si corre il rischio di venire schiacciati da un meccanismo che sicuramente è molto più grande rispetto a dei ragazzi giovani senza nessuna esperienza televisiva…
3) Con quali concorrenti del reality sei rimasto in contatto?
Con qualcuno per un periodo mi sono sentito, ora sempre meno; non so perché ma è andata così... almeno per quanto mi riguarda non sono mai stato bravo a coltivare le amicizie a distanza ma penso di non essere l’unico…
4) Federico è diventato un vee-jay popolare e si divide tra Mtv e Sky, Jimmy ha spopolato l'estate scorsa con il suo primo singolo. Sara è stata a lungo corista di Passaparola. Per qualcun altro, tuttavia, le cose sono andate diversamente dalle aspettative. Cos'hai fatto prima di incidere l'album e hai avuto difficoltà nel proporti al mercato discografico?
Le difficoltà per proporsi nel mondo discografico, visto la grande crisi che conosciamo tutti, ci sono state e ce ne sono ancora…Non è un bel periodo per la musica italiana... io penso di essere molto fortunato perché in questo percorso mi stanno accompagnando delle persone che credono in me come artista e come uomo, mi danno il tempo di crescere senza essere assillati dalle vendite e dai numeri. Penso che i grandi artisti di oggi non sarebbero diventati quello che sono senza avere avuto l’appoggio totale dei produttori e dei manager... ad esempio LIGABUE, VASCO e tanti altri sono esplosi col tempo al secondo o al terzo album… e penso che è quello che manca oggi da parte dei produttori; sono molto più legati alla riuscita del primo album (ed è giustificabile visto la grande crisi) rispetto alla continuità di un lavoro. Infatti, se il primo disco non vende molto, si viene immediatamente tagliati fuori… Per risponderti alla prima domanda ti posso dire che, appena uscito dall’accademia, ho rinunciato a diverse proposte per studiare. In questo mestiere bisogna azzardare, lanciarsi ma lo studio rimane sempre la miglior arma per emergere e restare in questo mondo.
5) Operazione Trionfo fu un reality bistrattato per gli scarsi ascolti, ma godette anche di scarsa visibilità dall'azienda. Che idea ti sei fatto sulla ricezione mediatica di quel programma alla luce dei più eclatanti flop che sono arrivati dopo ? Ti aspettavi, all'uscita dalla trasmissione, di essere invitato a Buona Domenica?
Io non penso, anche per dati certi, che gli ascolti fossero scarsi, anzi, rispetto a tante altre trasmissioni, erano anche buoni. A suo sfavore ha pesato sicuramente il paragone con l’edizione spagnola che ha fatto ascolti record... Comunque, riguardo la “cestinazione” di Operazione trionfo, non ho molto di più da dire perché sinceramente non mi importa molto. E' andata così, forse si può parlare di sfortuna o di manipolazioni televisive... il fatto è che non mi interessa conoscere la verità... Per quanto riguarda le ospitate a Buona Domenica non ti nego che mi sarebbe piaciuto, almeno per una volta, ma sono una persona che vive l’attimo presente non aspettandomi nulla da nessuno perché sono convinto che nessuno ti regala niente… Le cose che voglio cerco di andarle a prendere... quindi… non si sa mai.
6) Che ne pensi di Music Farm come opportunità di rilancio musicale?
Non guardo molta televisione e non ho mai visto Music Farm, non conosco nemmeno il meccanismo del reality ma se può regalare qualche emozione agli ascoltatori, visto che ne abbiamo bisogno, perché no?
7) Qual è lo stile musicale che più ti identifica e a quale modello ti senti più vicino?
Musicalmente sono cresciuto con Bruce Springsteen, è stato il mio idolo sin da ragazzino, poi col tempo ho apprezzato altri generi musicali, altri artisti come Negrita, Ligabue per arrivare a Niccolò Fabi che considero un grande… Sinceramente non mi sento vicino a nessuno di loro perche sono “immensi” e io sono molto piccolo…So solo che la mia anima è un’anima rock, è il genere che meglio mi esprime e nel secondo album, se ci sarà, verrà fuori…
8) Come hai vissuto, ai tempi di Ot, il rimpiazzo dell'anno dopo con SuperStar Tour che, assieme a Popstar, ha subito la retrocessione al day time per gli scarsi ascolti in prima serata?
Non ho vissuto in prima persona questo rimpiazzo con SuperStar e PopStar perché, come ti ho detto prima, non guardo molta televisione… Di sicuro mi sento vicino a loro visto che, chi più chi meno, ha fatto la nostra fine... Comunque credo che il talento e l’ostinazione siano più forti di un qualsiasi flop telelevisivo, e credo che con una buona dose di fortuna si possa superare. Me lo auguro per me e per i miei colleghi…
9) Bruno Cuomo. Condividesti la sua vittoria? Come mai, seconde te, non ha avuto successo?
Per quanto riguardo Bruno, come ho sempre detto, complimenti a lui ma per me i vincitori sarebbero dovuti essere uno tra Lidia, Daniele e Cindy e riguardo al successo mancato di Bruno... se avessi le chiavi di quella porta l’avrei già aperta. E' come la vita; un’alchimia. Bisogna trovare gli ingredienti giusti.
10) Music Box propone frequentemente il tuo video. In che modo vivi quest'importante promozione e quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sono molto contento che Music Box passi il mio video molto spesso, è molto diverso vederlo da un dvd rispetto a una programmazione televisiva… Sta di fatto che, visto che la programmazione è fatta in base alle richieste degli ascoltatori tramite sms, bene, mi sta costando molto… Per quanto riguarda i progetti futuri spero, dopo un anno di registrazioni e di studio, di poter arrivare a portare la mia musica dal vivo, ho voglia del contatto con il pubblico… In più sto lavorando ad altre cose; il secondo album e un libro...”Se son rose fioriranno.”