JACOPO FANCLUB FORUM il forum del fanclub di Jacopo Bettinotti

SDC, SCRITTORI DI CANZONI

  • Messaggi
  • OFFLINE
    cister53
    Post: 399
    Fan Devoto
    00 21/03/2006 23:28
    Laboratorio "L'anima dei poeti. Quando la canzone incontra la letteratura"
    Dal sito di Emanuele Chirco

    28/03/06

    Emanuele Chirco accompagna al pianoforte il cantautore Jacopo Bettinotti. Roma... ... ... (a giorni sarà disponibile la descrizione esatta dell'evento).

    [Modificato da raggiodiluna2003 24/08/2007 14:21]

    "Voglio quei sogni che sento che sono miei... io correrò senza fermarmi mai... Voglio riuscire a credere" JB.





  • OFFLINE
    raggiodiluna2003
    Post: 821
    00 22/03/2006 23:56
    28 Marzo 2006 Roma

    Presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma in seno al Progetto Scriptorium, Jacopo interviene al laboratorio "L'anima dei poeti. Quando la canzone incontra la letteratura" parlando di scrittura creativa e cantando alcuni pezzi. Altri testi di sue canzoni saranno recitati da giovani attori.
    [Modificato da raggiodiluna2003 24/08/2007 14:21]
  • OFFLINE
    cister53
    Post: 399
    Fan Devoto
    00 13/06/2007 20:54
    Resoconto Incontro con Jacopo al "Laboratorio di scrittura la Sapienza di Roma"




    Sdc, Scrittori di canzoni: incontro con Jacopo Bettinotti[1]

    Ecco! Come al solito sono in ritardo! Zompetto per le scale e imbocco uno dei corridoi della “Salaria 113” diretta in tutta fretta verso l’aula Wolf, per quello che sarà il primo incontro del gruppo di ricerca “Sdc, scrittori di canzoni”, organizzato dalla cattedra del “Laboratorio di scrittura”. Ospite dell’incontro sarà un certo Jacopo Bettinotti.Finalmente sto per raggiungere la Wolf e, a due ragazzi che vengono nella mia direzione, domando se l’incontro è gia iniziato. Uno dei due mi lancia un’occhiata, come se la mia domanda l’avesse particolarmente colpito.Niente male direi! Ma troppo elaborato per i miei gusti. Con uno sguardo veloce lo fotografo. Un bel fisico coperto da una giacchetta su di jeans strappati, effetto finto trasandato, scarpette e cappellino sempre in testa, ben incastrato sulla fronte da dove fuoriescono ciocche ingellate, biondo-ossigenato. Anche se coperti dall’ombra della visiera e dalle ciocche ossigenate, due occhi stupendi, azzurro-blu luminoso, catturano la mia attenzione per un breve momento… mentre l’altro mi da l’informazione che cercavo. Perfetto, l’incontro non è ancora iniziato. Rallento un po’ ed entro nella Wolf. I pochi posti sono gia tutti occupati ma ne intravedo uno libero, incastrato nel mezzo dell’ultima fila, e mi dirigo verso di lui. Faccio muovere un po’ di gente gia scocciata dal caldo, dal ritardo e dal poco ossigeno… si sa come siano esigenti gli studenti! All’angolo della saletta ci sono due ragazzi con i loro rispettivi strumenti musicali, basso e tastiera. Ecco che entra Prattichizzo e, con lui,… il ragazzo di prima! Si dirigono tutti e due verso la loro postazione e inizia l’incontro.Adesso capisco perché la mia domanda l’abbia colpito! C’era un po’ rimasto male! Non credo ci si senta esaltati ad essere il protagonista di un evento, quando chi dovrebbe essere lì per te nemmeno ti conosce. E per me ragazzi, beh! Un’altra figuraccia che inserirò nella mia collezione privata! Il giovane scrittore di canzoni inizia a raccontarci la sua avventura iniziata con la partecipazione ad “ Operazione trionfo”, un programma televisivo di qualche anno fa, che lo ha condotto verso il successo e verso la popolarità. Tra noi ragazzi cominciano i soliti commenti, pieni di pregiudizio per questo ragazzo che si presenta ai nostri occhi, in queste prime battute, come l’anti-artista per eccellenza, un fenomeno televisivo come tanti al giorno d’oggi. Ma Iacopo continua col raccontarci la sua esperienza e man mano che va avanti, l’umore della sala cambia. Al di la dell’apparenza e dei pregiudizi, dai suoi discorsi traspare una certa semplicità, una qualche ingenuità e sincerità che ce lo fa diventare a tutti un po’ simpatico. Questo “fenomeno” venuto fuori da uno di quei programmi televisivi - alla Maria De Filippi”, tanto per capirci - è qui di fronte a noi e parla di questa sua esperienza televisiva, esorcizzandola, come se si volesse liberare da una senso di colpa che lo opprime. Ascoltiamo tutti la sua confessione e senza interromperlo ne comprendiamo il dramma.Iacopo era un ragazzo che viveva tranquillo nella sua cittadina, lavorando e guadagnando quel tanto che basta per una vita discreta. Così passavano le sue giornate a La Spezia quando un giorno, per gioco ( a detta sua!), manda un curriculum alla TV. Per uno scherzo del destino viene contattato. Il magico mondo della tv lo ha adocchiato e dopo averlo esaminato ed essersi assicurato della sua idoneità, lo preleva dalla sua vita, gli affibbia un’etichetta e lo rinchiude in uno di quei suoi contenitori diretti a ragazzini che sognano di essere famosi… ma che, nel frattempo, si scordano di vivere.Iacopo si è lasciato coinvolgere da tutto ciò, e adesso lo rinnega. Paradossale appare il fatto che la sua passione per la musica sia, in un certo senso, stata indotta dalla partecipazione al programma. Cioè, prima della sua esperienza televisiva, questo ragazzo nemmeno se lo sognava di diventare cantante, figuriamoci ‘scrittore di canzoni’! E adesso ce lo troviamo di fronte in questa veste che cerca, da ragazzo come noi, di parlarci della sua esperienza e di farci vedere parte di un mondo attraverso i suoi occhi. Quello di cui Iacopo parla estasiato è il mondo della musica, e lo fa con le parole e gli occhi di un ragazzo ingenuo, ancora incontaminato. Mentre cresce la passione per la musica, contemporaneamente cova e aumenta un senso di diffidenza se non di vera ostilità verso la TV che lo ha lanciato, e verso tutto il sistema e la logica che le sta dietro. La sua critica si rivolge contro la facilità con la quale la TV fa raggiungere la popolarità che è strettamente legata all’immagine che essa veicola. Una popolarità in molti casi effimera fatta di persone che ti incontrano per strada e ti fermano per chiederti un autografo e che sono pazze di te per il semplice fatto che sei un volto televisivo, ma che non lascia alcuno spazio alla soddisfazione e alla realizzazione personale. È questo essere famoso per niente, che Iacopo non riesce a digerire. Questa popolarità legata all’immagine che qualcuno ha creato di te, è il motivo principale dell’astio di Iacopo per il mondo della tv (magari sarà stato anche contento che io non l’abbia riconosciuto nel corridoio). Vuole fuggire dall’immagine di sé che non gli appartiene, da ciò che la tv ha creato, da quell’etichetta che gli ha affibbiato e dalla quale ancora oggi non riesce a divincolarsi. L’idea di essere un corpo dato in prestito alla logica commerciale della tv lo deprime e lo urta più che altro. Questa crescente avversione alimenta il suo desiderio di riscatto. Vuole fuggire da tutte quelle strategie televisive legate alle logiche di ostentazione di immagini preconfezionate, troppo legate alla vacuità dei canoni estetici, dove l’uomo perde la sua identità per adottarne una nuova. Ed é in base alla sua nuova identità che il pubblico televisivo amerà solamente il personaggio ma non la persona: non perché Iacopo Bettinotti, ma perché Iacopo di operazione trionfo. Ma a questo ragazzo non interessa che la gente lo ami, egli vuol essere il portatore di una mission più profonda. Non più il prodotto di un medium, ma in un certo senso, lui stesso un medium! Vuole che la gente non ami lui o la sua immagine ma che attraverso lui la gente ami la musica. Vorrebbe contagiare tutti con il suo amore per la musica ma sa che per arrivare a raggiungere quest’obiettivo dovrà incamminarsi per una strada lunga e tortuosa, piena di insidie e ostacolata da una forte concorrenza. Jacopo vuole riuscirci. Ha un sogno e vuole tentare di realizzarlo, ed è in questo la sua grandezza. Si sta impegnando, sta studiando e lavorando sodo. Purtroppo è difficile sfuggire agli stereotipi ma Iacopo ci vuole tentare. L’autenticità è il suo obiettivo, ma sa che purtroppo va negoziata con le logiche di mercato che trasversalmente attraversano, anche se in misura diversa, ogni comparto dell’industria culturale. Ma il ragazzo ha talento e ce lo dimostra alla chiusura dell’incontro, quando si congeda da noi con un suo pezzo inedito. L’atteggiamento di ‘snobismo’ col quale avevamo accolto questo giovane scrittore di canzoni, a questo punto evolve totalmente e, in che direzione, ce lo spiega in maniera evidente l’applauso spontaneo che si leva dalla sala. Il suo pezzo trasuda emozioni e ci rivela ancora una volta, se le sue parole non erano state sufficienti, la sincerità e la sensibilità con la quale porta avanti il suo sogno.A fine incontro me ne esco dall’aula Wolf con mille pensieri in testa e con un rigenerato senso di fiducia verso il futuro. L’orizzonte non è poi così nero come mi si prospettava solo un paio d’ore fa. Grazie a questo ragazzo ho uno stimolo in più per sperare, per poter ancora credere nei sogni e nella possibilità di poterli realizzare… infondo l’essenziale è crederci!

    [1] A cura di Todaro Raffaella


    "Voglio quei sogni che sento che sono miei... io correrò senza fermarmi mai... Voglio riuscire a credere" JB.





  • OFFLINE
    storm2380
    Post: 496
    Fan esaltato
    00 14/06/2007 12:17
    cristina,dove l'hai trovato questo resoconto?leggendo queste righe,mi è preso com un magone,quando la ragazza racconta di ciò che jacopo ha detto di sè,della sua esperienza musicale....perchè,ripenso a come si è presentato a chi era a sentirlo a Campi Bisenzio,con la semplicità che lo contraddistingue ancora oggi....bello,mi è proprio piaciuto [SM=g27811] [SM=x156442]
  • OFFLINE
    cister53
    Post: 399
    Fan Devoto
    00 14/06/2007 12:42
    Ieri girando su google , in cerca di qualche news l'ho visto .. e trovandolo particolarmente vero e toccante
    come resoconto,l'ho postato anche nel forum.
    Anche per mè questo è il" biglietto da visita" di Jacopo, brava quella ragazza che è riuscita a captare tutte quelle cose .

    Ciao ciao

    "Voglio quei sogni che sento che sono miei... io correrò senza fermarmi mai... Voglio riuscire a credere" JB.





  • OFFLINE
    Alessandrew
    Post: 2
    Fan Recente
    00 16/06/2007 13:42
    ...
    Ciao ragazzi!
    Ho cambiato UserName per alcuni problemi ma sono sempre io: ALESSANDRO!!

    Volevo dire che ho letto l'articolo e concordo in pieno su ciò che c'è scritto; JACOPO è UN BRAVO RAGAZZO CHE MERITA DAVVERO TANTA AMMIRAZIONE ED AFFETTO!

    Ciao!
    *Ale*
    "Ogni cosa, ogni cosa fatta col cuore crea dentro l'anima qualcosa che reta indelebile!"